La donna ha bisogno dell’uomo come il pesce della bicicletta.

pesce bici

E va bene, cedo alla tentazione e mi metto a scrivere questo post in occasione della “Giornata della donna”.

Si esatto, ho scritto proprio “giornata”, perchè è così che è nata nel 1910, solo successivamente è stata trasformata in “festa” e ne fu snaturato il senso, applicando tutti i dogmi che una festività si porta dietro, mettendola al pari della festa del papà, della mamma, dei nonni, e di tutti gli altri parenti. E invece è qualcosa di più solenne, dovrebbe essere una giornata per celebrare l’essenza stessa dello spirito femminile, che non si riduce ad un mazzetto di mimose.

Certo, le donne vanno celebrate tutti i giorni, e bla bla bla, sono d’accordo, ma oggi dovremmo solo fermarci e riflettere, anche solo cinque minuti, provare a smettere un attimo di vederle e mettersi a guardarle, magari da un po’ più lontano, senza farsene accorgere. Guardarle e cercare di comprendere la loro forza. Non è vero che sono fragili, ce lo fanno credere, è il loro modo per sentirsi amate, tutti ne abbiamo bisogno, loro lo manifestano così. Piangono più di noi? non è debolezza è solo coraggio di manifestare le loro emozioni. Se prendono una batosta sono in grado di rialzarsi prima di noi, no no, non ci prendiamo in giro, noi uomini dimostriamo la nostra forza solo nei primi giorni, poi crolliamo, quando realizziamo veramente di averle perse, crolliamo. Loro per i primi tempi non si danno pace, alcune lo nascondono meglio di altre, ma non ci facciamo ingannare, stanno soffrendo, è questa la verità, però poi reagiscono e tornano più forti e più sicure di prima.

Loro riescono a guardare avanti, noi dobbiamo inventarci degli istanti di gioia per resistere, abbiamo bisogno di sentire sotto le dita quei momenti felici passati insieme, noi corriamo dietro una qualche nostalgia e intanto loro vanno decise con passi all’assalto, ti volti e sono già un metro dopo l’orizzonte.

E’ un elogio alle donne? si lo è, e non mi vergogno ad ammetterlo, a costo di passare per ruffiano, lo è, anche se non ne hanno bisogno, solo che oggi, per un attimo, mi sono fermato e ho guardato

La verità è che riescono a fare a meno di noi, e lo sanno fare alla grande, e questo ci spaventa da matti, e allora ci sbatteziamo per cercare di essere importanti per loro, qualche volta ci riusciamo bene, altre volte combiniamo solo dei gran casini, ma questi siamo noi, che spesso ci dimentichiamo che gran giro di fortuna abbiamo ad averle vicine.

E allora lasciamo perdere la “festa” e celebriamo la “giornata”, facciamolo per loro, ma soprattutto per noi.

“La donna, nel paradiso terrestre, ha morso il frutto dell’albero della conoscenza dieci minuti prima dell’uomo: da allora ha sempre conservato quei dieci minuti di vantaggio.” Alphonse Karr, Al sole, 1890.

60 pensieri su “La donna ha bisogno dell’uomo come il pesce della bicicletta.

  1. Sì, siamo fantastiche, fai bene a dirlo. Voi spesso, per stizza, ci mettete i piedi in testa.
    Ma non è tutto oro quello che luccica da questa parte dell’emisfero.
    E personalmente non saprei che farmene di un mondo di sole donne, credo che mi suiciderei o me ne cercherei una coi baffi, il vocione e il pelo folto sotto le ascelle.
    Io direi che dovremmo correggere il tiro, tutti, sul rispetto che si deve all’altro, di qualunque genere sia, e poi cercare di vivere in pace, godendo della meraviglia dell’incontro tra specie differenti.
    🙂

    • Si, certo, un mondo di sole donne sarebbe un inferno, così come di soli uomini, ho cercato di dare la mia versione maschile, insomma, oh,ho spronato gli uomini, alle donne pensateci voi…mica posso fare tutto io. 🙂

    • Uff…è un sollievo sentirselo dire…sono stato mezz’ora a fissare il post come uno scemo prima di pubblicarlo, giuro che sono stato sul punto di cestinarlo, temevo (e temo ancora) che non fosse compreso il senso vero, e magari passare per uno che cerca solo il consenso femminile.

      • no, non è così. traspare l’opinione di un uomo che ha “osservato” davvero e non distrattamente. Mi è piaciuto l’articolo nella sua semplicità. In fin dei conti quel che conta, negli elogi e nelle osservazioni, non sono i grandi paroloni, ma la sincerità che vi si scorge dietro.

  2. Il tuo post l’ho riletto due volte. La prima pensavo avessi peccato un tantino di captatio benevolentiae verso la categoria. La seconda invece ho capito che quello che hai scritto lo pensi veramente. Quindi la categoria ringrazia (e al posto delle mimose chiede in regalo paia di scarpe oppure borse) 😉

  3. Sì, è vero, un po’ ruffiano lo sei ma quanto è bello quello che hai scritto.
    Bello e vero, quanta sofferenza c’è dentro le donne che non viene manifestata. L’ho capito subito sai che sei una persona “speciale”, non per niente segui il mio blog 😉

  4. Ce ne fossero di ruffiani come te! 🙂
    E pensare che per secoli quel “vantaggio” si sono ostinati a chiamarlo “peccato”! Trovo sia un modo falso e subdolo per manipolare le forze in campo, non trovi? Baci!

  5. È l Anima che fa la differenza. L anima che si cela in un corpo di uomo o di donna, crea la differenza tra tutti gli esseri viventi.

    • La cosa bella è riuscire a comprendere le due anime e provare a mischiarle insieme. Alcune volte il risultato è sorprendente, altre invece è un fiasco totale, ma secondo me vale comunque la pena provarci.

  6. La donna ha bisogno dell’uomo. E’ forte, è pratica, è passione e lacrime, è vita e nutrimento, è sostegno e comprensione, è lacrime e debolezze, ecc. ecc…, ma si completa con un uomo. Un uomo che la comprende e la rispetti.
    E per un uomo è lo stesso.

    Questo è ciò che dovrebbe essere e non sempre è.

    Un bel post, un pizzico ruffiano, ma con tante verità dentro.
    ciao

  7. beh, no, senrti…
    non leggo tutti i commenti. Troppi!
    Non ci sono abituata! (da me…so’ tirchi!)
    ti dico solo…

    Bello!
    E grazie
    E a presto!

  8. Il mio ultimo commento non poteva che andare al mio blog preferito.
    Bel post, ruffianello ma vero.
    Continua a far uscire sempre un po’ più di te e non aver timore di non essere apprezzato. Sei una bellla persona.
    E adesso basta con le sviolinate se no poi ti monti la testa 🙂

    • Vorrei cercare di convincerti a non farlo, ma dubito che ci riuscirei, so che farai la cosa più giusta per te, da parte mia non posso far altro che essere onorato di aver incrociato la mia strada con la tua e in qualche modo di portarti con me.

  9. Secondo me non è vero che le donne non hanno bisogno degli uomini.
    Aggiungerei anche: e da allora tutto ‘sto casino! In fondo era solo una mela…

  10. Post ruffiano, ma anche coraggioso.
    Sabato, purtroppo, non ci sono mancate le brutte notizie. Donne che hanno pagato con la vita non si sa che colpe. Mi sono chiesta spesso da dove arriva il desiderio dell’uomo di sopraffarci. Forse la colpa sta proprio nell’arrivare prima?

  11. Grazie per quello che hai scritto, anche io la chiamo giornata ed è ben diverso da festa. Io degli uomini non posso fare a meno, sono l’altra parte di me, quello che io non sono, quello che io non so vedere…E non sono ruffiana :-). Se ti fa piacere passa da me e vedi un pò se concordi con quello che ho scritto sulle donne. Da donna. E’ sempre un piacere leggerti.

  12. Sono arrivata qui dopo una segnalazione da parte su Ordinata mente… e ora capisco il perché… Hai dipinto la donna in modo dolce e forte, nonostante tutto ^_^
    grazie !

  13. Anche io arrivo da Ordinata mente…sono una donna quindi grazie! Non conosco il tuo blog ma il post è davvero un gesto raro…non molti uomini pensano quello che tu hai scritto…
    Sei stato davvero origonale!

  14. Carla e Pinkg mi hanno preceduta!!
    Ho visto che hai già visto! 😉
    Ancora complimenti per questo post, ma più in generale per tutto il blog!!

  15. Thank you so much for the follow.
    Follow you back on bloglovin.
    Btw,I’m also on Instagram,maybe you like my account?
    Lovely greets from germany 😉

  16. Mi cito 😉 per specificare.

    “La «Giornata internazionale della donna» si celebra ufficialmente dal 1977 su decisione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che riconobbe «gli sforzi della donna in favore della pace e la necessità della loro piena e paritaria partecipazione alla vita civile e sociale».”

    Al di la di questo la donna come i bambini, come gli animali, come chiunque sia debole rispetto ai canoni della società è più esposta a violenze e prevaricazioni. Più facile e coercare di annullarla precludendole ‘pari opportunità’ altra cosa dalle quote rosa che nn mi vedono d’accordo.
    Ma ci sono donne ‘stronze’ tanto quanto gli uomini e donne che voterebbero cmq un uomo. Molte donne che sono “La metà di niente” come il titolo del libro diCatherine Dunne .
    Le donne dovrebbero ripartire da quel sentimento che si chiama ‘sorellanza’ che è la sua grande risorsa.

    sheramisiscussasselaprolissidutinecredevofosseamoreinvecerauncaless 😉

  17. ps. Il libro però parla del ‘riscatto’ di una metà di niente abbandonata dal marito, e che ritrova il suo tutto aTTRAVERSO UNA RISCOPERTA DEL Sè.

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