#Iolavoro.

#iolavoro non sono un medico, un infermiere, uno di quelli che guida l’ambulanza, non sono un volontario, ma #iolavoro. Non faccio un lavoro eclatante, teoricamente potrebbe farlo chiunque, ma ogni mattina esco, apro il negozio, disinfetto tutto il possibile, quando entra un cliente il primo pensiero è “speriamo che vada tutto bene, speriamo che non si avvicini troppo, speriamo che non sia la volta buona”. Ogni volta che apro la porta ed esco di casa metto a rischio la mia salute, forse anche la mia vita, ma non solo. Metto a rischio la mia famiglia e questo è un pensiero costante, che non mi dà tregua. L’idea di essere la possibile causa della loro sofferenza è devastante. Quando torno mi spoglio praticamente sul pianerottolo, mantengo le distanze da mia moglie e da mia figlia, le guardo a distanza e dio solo sa quanto fa male.

Ma #iolavoro perché mi è stato chiesto di farlo, #iolavoro perché sono uno di quelli che “non è solo per lo stipendio”, il denaro non c’entra. È qualcosa che ha a che fare con il senso di responsabilità.

#iolavoro perché in tutta questa situazione di merda c’è qualcuno che un lavoro non ce l’ha e darebbe qualsiasi cosa per essere al mio posto. Anche per loro #iolavoro.

E non mi lamento, cioè, è chiaro che preferirei stare al sicuro, non vedere la faccia preoccupata di chi ogni mattina mi guarda andar via, ma #iolavoro perché sento che è giusto così, perché nel mio piccolo ho come l’impressione di fare qualcosa che va oltre me, per la prima volta sento che forse sto facendo qualcosa di concreto per un paese intero. Niente di eccezionale, per carità, le cose andrebbero avanti anche senza di me, ma è come essere parte di qualcosa, essere veramente parte di ingranaggio smisurato.

#iolavoro perché c’è bisogno di andare avanti, in qualche modo ne usciremo, forse non così bene come crediamo, ma ne usciremo.

#iolavoro perché sono un ostinato ottimista, #iolavoro perché ci sono persone che rischiano ogni maledetto giorno e lo fanno da una vita, da molto prima che arrivasse questo virus del cazzo, portano a casa uno stipendio da fame e nessuno li chiama eroi, sì, forse sono un presuntuoso ma #iolavoro anche per loro.

#iolavoro per i miei genitori, che si sono sempre fatti un culo così e hanno vissuto la loro vita con la dignità tipica delle persone semplici.

#iolavoro per mia moglie, perché sono un casinista, con la testa fra le nuvole, uno che se c’è una cazzata da fare la fa, ma restiamo “noi” .

#iolavoro per mia figlia, per tentare di darle un futuro migliore, o almeno, il miglior futuro possibile.

Ok, #iolavoro, ma voi, per favore, #restateacasa.