Tra dieci pagine smetto di fumare.

Lo confesso: io fumo. Eh lo so, non ne vado fiero, ma non iniziate subito a fare quella faccia, perché diciamolo, come tutti i fumatori…ho delle attenuanti.

Non bevo alcolici, ma niente proprio, spumante, birra, Campari Aperol…niente di niente, il vino poi mi fa schifo proprio. Roba che se durante un pranzo o una cena con amici o parenti cade una goccia sul tavolo cambio posto, spesso cambio anche il tavolo, in rare occasioni anche continente. Già con la cedrata Tassoni ho dei lievi giramenti di testa. Per dire. Sono quello che invitano sempre alle feste perché almeno riporta la gente a casa. Da ragazzo ero quello che suonava la chitarra davanti al falò mentre tutti gli altri si baciavano. In sostanza ho un karma demmerda.

Non gioco d’azzardo, niente slot machine, scommesse online, niente gratta e vinci, a Capodanno non gioco neanche a tombola. E ovviamente niente giochi di carte con i soldi. Non ho mai giocato a poker in vita mia, non conosco neanche le regole, anzi, non riesco neanche a tenere tutte quelle carte con una sola mano. Sì ok, qualche briscola e tressette in famiglia, ma niente di più. E non lo faccio perché sono tirchio, anzi, solo che proprio non mi appassionano le scommesse, non subisco il fascino dell’adrenalina da rischio. E poi le rarissime volte che ho giocato a qualcosa con in palio vincite in denaro….ho sempre perso. Il calcio balilla, per esempio, lo adoro, ho anche giocato a livelli discreti, vincendo anche tornei importanti, ma sempre con premi simbolici, tipo medaglie, coppe, o roba simile. Ecco, se volete sfidarmi a calcio balilla con la certezza di vincere a mani basse basta dirmi “dai, chi perde paga”. Improvvisamente divento lobotomizzato e non beccherò più una palla neanche per sbaglio. Comprese le mie.

Non faccio uso di droghe, ma da sempre eh, non ho mai avuto la curiosità di provare a stordirmi in qualche modo. Lo sono già abbastanza di mio. Niente acidi, coca, canne, pastiglie varie. Quando prendo il Brufen lo faccio di nascosto, sembro uno spacciatore ai giardini della stazione. Ho il terrore di perdere il controllo, di fare o dire cose inopportune, ok, quello lo faccio anche da sobrio, ma è un altro discorso. In poche parole, se faccio una cazzata voglio farla consapevolmente, senza la paraventata dello sballo, per intenderci. Però lo ammetto, se la cazzata è particolarmente grossa uso la tecnica dell’opossum: mi fingo morto.

Ora capite cosa voglio dire? Osservato da questa angolazione il vizio del fumo diventa già più accettabile. Cioè, avrei potuto essere molto peggio di così. Sì lo so, è un po’ come quando a evadi mille euro di tasse e ti giustifichi dicendo; ma…ma…allora quelli che evadono milioni?. In altre parole cerchi sempre quello un po’ più figlio di puttana di te. Lo so, lo so, fumare fa male, ma…sono stressato, ecco, sì, è lo stress che mi fa fumare. Anzi no, fumo perché…perché una sigaretta ogni tanto me la merito dai. Magari ho avuto una giornata di merda, arrivo a casa la sera e una sigaretta sul terrazzo dopo cena ci sta da dio. Anzi, in quel momento Dio sono io, No no, fumo perché sono un insicuro, è colpa di quella grandissima stronza dell’autostima. Fumo per darmi delle arie, quelli come sono sono cresciuti con i film americani dove il protagonista è ombroso, poco loquace e maledettamente affascinante con quella sigaretta in bocca. A pensarci…fumo perché sono timido, mi imbarazzo con niente, è un’equazione perfetta: mi fanno un complimento, mi imbarazzo e fumo. Sì ok, detta così sembra che voglia essere trattato di merda. No, non fatelo, che poi mi sento in difficoltà…e fumo. Il caffè, ecco, è colpa del caffè. Dai lo sanno tutti, caffè e sigaretta è un binomio perfetto, tipo Cochi e Renato, cantiere e umarell, Salvini e michiate.

La verità…la verità è non ho la volontà di smettere, fumo poco ma non voglio smettere e allora me la canto e ma la suono, però…in fondo…molto in fondo…vorrei farlo. Ogni tanto ci penso, anzi ultmamente ci penso un po’ più spesso a questa cosa di smettere, ecco, diciamo…che ci sto lavorando, magari in nero, ma ci lavoro.
Un po’ di tempo fa mi regalarono un libro, si intitola “E’ facile smettere di fumare. Se sai come fare” (e grazie al cazzo. Ndr). Un librettino di un centinaio di pagine o giù di lì che ti accompagna nelle intercapedini della mente. Non è il solito libro che dice “fumare fa male, spendi soldi per avvelenarti, pensa ai tuoi figli….” E stronzate varie. No, è un manuale che lavora sugli schemi mentali, considerate che la prima cosa che dice è che non devi smettere di fumare finché non finisci di leggere il libro. E lo ripete spesso, quasi come una minaccia. Lo sto leggendo attentamente, con la giusta concentrazione, ve lo consiglio, funziona davvero. E ricordate…”non smettere di fumare finché non finisci il libro”. Io ci sono quasi, ancora un piccolo sforzo e mi libererò per sempre dal demone del fumo. Ci sono, ormai mi mancano solo dieci pagine…da dodici anni.