Ultimamente vedo più spesso la guardia medica di mia madre.
Sarà l’età che avanza, sarà che voglio fare il figo e non c’ho più il fisico (come disse la mamma di Einstein quando il bimbo andò via di casa), fatto sta che questa notte/mattina mi son ritrovato nell’ormai familiare ambulatorio.
Mi sono svegliato nel cuore della notte con un mal di denti da prendere a craniate un bisonte. Ora, diciamocelo, sono un uomo e questo non gioca a mio favore. La prima cosa che un maschio adulti si sente ripetere quando sta male è quella di non riuscire a sopportare il dolore, pare infatti che un giorno, un vattelapesca di dottore (ma io sospetto…dottoressa) abbia stabilito che la soglia di sopportazione maschile sia di gran lunga inferiore a quella delle donne. Il discriminante è il parto. Sempre e comunque.
Puoi finire scorticato vivo e patire le pene dell’inferno, ma arriverà sempre una donna, in particolare una mamma, ovviamente non la tua (ma a volte anche la tua si lascia andare) che ti dirà con mento alto e sguardo fiero “tsè io ti farei provare i dolori del parto, vedrai che dopo gli altri sarebbero passeggiate di salute”.
Ma che cazz…ehm caspita di paragone è?…allora io ti farei provare a pulire i cessi durante il militare…vedrai che dopo ti sembrerà di camminare in campi di lavanda..
Lo so, in questo momento mi sto inimicando le simpatie di tutte le donne che mi seguono…ma abbiate fede, saprò farmi perdonare.
Insomma, io non ho mai partorito, e, a meno di clamorosi sviluppi genetici, dubito che proverò quel tipo di dolore, ma anche il mio “misero” mal di denti può dire la sua in fatto di dolore. Tra l’altro non mi sono neanche impressionato più di tanto, a parte allertare l’elisoccorso (questa me l’hanno suggerita su facebook) e iniziare a scrivere le mie ultime volontà, per il resto niente di che.
Il medico che mi visita è quello dell’aloe, ma stavolta è vestito e ha pure rinnovato il campionario delle bestemmie. Sbadiglia, sbuffa, scuote la testa…cazzo l’ho svegliato, mi dispiace….mi sento in colpa, ma il mio premolare mi riporta alla realtà, se non mi da qualcosa gli salto in testa come un mastino napoletano. Prende una fiala e una siringa…si avvicina e mi propone una domanda spiazzante “preferisci sulle chiappe o in bocca?”…oh…non scherziamo…che domande sono…non capisco ma nel dubbio rispondo “chiappe! Se non altro sono libero di protestare” (questa è un pò articolata, infatti lui non l’ha capita e m’ha somministrato il Tora-Dol per via sub-linguale).
L’effetto è pressoché immediato, riprendo ad essere nel pieno della mia (semi) facoltà mentale, salgo in macchina ed è ancora buio…e qui…scatta qualcosa….
Non mi capita spesso di guidare mentre tutti stanno dormendo, tantomeno mi capita di farlo nella mia città, è una sensazione strana, ne approfitto e faccio il “giro lungo”, arrivo in centro ed è deserto, è silenzioso, è bellissimo. Decido di fare due passi per il corso, lo so, non è una cosa da persone sane di mente, ma cavolo, sono sotto anestetico….posso permettermelo.
Non l’avevo mai vista sotto queste veste, anzi, l’avevo vista, ma non l’avevo mai guardata, eppure lei era sempre stata lì, con le sue insegne, la piazza con la fontana, l’hotel a ore vicino alla stazione, che ti prendono per pappone anche se ci vai con la tua bisnonna, il duomo, le due banche, il panettiere che conosco da una vita e mi chiama dicendomi “oh…che cazzo ci fai in giro a quest’ora?” – “niente, facevo due passi” lui scuote la testa urlandomi “cambia spacciatore !!!” , il silenzio è quasi totale, quasi mi imbarazzo a camminare, ho timore dei miei passi, del mio telefonino che scatta foto, come se stessi vedendo per la prima volta quelle case e quelle vie, che a pensarci, forse è veramente la prima volta che le guardo così. E adesso posso tendere l’orecchio, e se ascolto bene lo sento, si cavolo lo sento… Il rumore di fondo della città, il suo respiro e lo sento così bene che mi pare anche di percepire il saliscendi dei suoi polmoni, il petto che si gonfia.
Torno in macchina, dalla radio esce una canzone in francese, perfetta per quell’atmosfera da tardo decadentismo parigino.
Questa è la mia città con la giusta misura, non troppo invadente, nè troppo indifferente, ci accoglie, ci protegge col suo pezzo di mare, ci guarda passare pensierosa e sognante, ci lascia partire ed incrocia le dita.
In realtà questo post è nato appena sono rientrato a casa, non volevo rischiare di perdere certi suoni e certi odori, e poi come dice il Liga “sarà che anche qui, le quattro del mattino, sarà che anche qui l’angoscia e un pò di vino”…il tempo che abbia inizio in pieno l’effetto dell’analgesico e quando riapro gli occhi è giorno fatto. Com’è giusto che sia.
Perchè la mia “piccola città” mi guarda e sorride. (lo so, vi aspettavate il Guccio…e invece…noi siamo un po’ più rock).
Quanto mi piace leggerti!
Grazie mille, in questo periodo sono stato un po’ “fuori” dal giro e mi sono perso un po’ di cose, devo recuperare e il tuo blog sarà il primo.
Mi sa che ‘l’angoscia e un pò di vino, voglia di bestemmiare’ è il Guccio, sai?
E’bellissimo camminare nelle città la notte…io l’ho fatto a Firenze, nella culla della bellezza diversi anni fa, tra le 4 e le 6 di mattina…è stata una notte magica…
Il mal di denti come va?
Sarà l’età ma anch’io ho passato gli ultimi giorni tra guardia medica e pronto soccorso, in preda alle coliche…
Mah!
Si, l’originale è del Guccio, ma io mi riferivo alla canzone del Liga “Caro il mio Francesco”…effettivamente non sono stato molto chiaro. 🙂
Il mal di denti è in fase latente, cioè, c’è ancora ma è sommerso da antibiotici e anti dolorifici, in compenso io sono più rincoglionito del solito. 🙂
Sorry…confesso l’ignoranza…non conosco la canzone di Ligabue…
Sono un pò anzianotti inside…non conosco granchè la musica di voi ggiovani 😀
Ahahah…dai, ti do un “aiutino” : http://m.youtube.com/watch?v=Li4ZUglPDjo
Beh è vero che voi uomini vi lamentate del dolore come mai si è visto prima, con tanto di testamento etc etc, ma del resto è così quindi niente polemica 😀
Però condivido con te il fascino della città vuota. A Roma è raro vivere momenti di completa vuotezza, ma anche qui ogni tanto capita, soprattutto d’estate, e quando succede è sempre una meraviglia 🙂
Si, lo posso immaginare, anche se, la mia città è grande quanto un condominio dell’Eur, però, dai, è piccola ma c’è tutto. Tipo il monolocale di Pozzetto in “Ragazzo di campagna”….taaaaak
Fiero di sentirmi sul punto di morte ogni volta che ho 36.7 di febbre, parto o non parto!
Ma con i denti ora va meglio?
(ps: perdi mezzo punto per Ligabue)
Si, lo avevo messo in conto di poter perdere dei punti, ma la canzone era più calzante per il posto in cui abito io, quella di Guccini era un pò troppo….troppo. 🙂
Guccini non è mai troppo.. troppo.
Hai scritto un pezzo molto suggestivo, bravo pinocchio!
😉
Grazie, il senso del “troppo” era per dire che qui siamo un più leggeri e disimpegnati, per il resto la grandezza di Guccini resta indiscutibile.
Bello guidare quando il resto del mondo dorme…
A me capita di svegliarmi di notte e stare al balcone a vedere le luci nelle case degli altri.
Ma come stai adessoooo!!!!!!!!
Bacini.
Luna
Si, sono sensazioni strane e piacevoli, certo se guardi usando il binocolo passi da maniaco…ma ne vale comunque la pena 🙂
Devo dire la verità, pensavo di vedere una foto dell’elisoccorso 🙂 e invece ,come sempre, mi fai rimanere con le tue parole incastrate tra le vertebre. Belle suggestioni, grazie.
Grazie, l’elisoccorso non è venuto, doveva andare da un tipo con un’unghia incarnita…questioni di priorità.
Meglio così, ti saresti perso una passeggiata in solitaria
ok sappi che qui lo dico e qui lo nego, e sappi che se provi a dire in giro che te l’ho detto io, negherò dicendo che sei un tossico sotto l’effetto del Toradol dal quale ormai sei dipendente.
Io son mater, e ho avuto un paio di anni dopo, un “piccolo” mal di denti…. i dolore è dolore, ma mentre il primo ha uno scopo e sai che finirà, il secondo non ha scopo e aumenta invence fino a quando non ti buchi con il toradol o similare…. ecco perchè la mia compresione. Ma detto questo, voi uomini rimanete lo stesso delle piattole con il dolore.
Il resto del post e una poesia in prosa e ci hai portato a spasso per la tua città con le tue parole.
PS: questo non toglie che aspetto. Che dici? Che aspetto? Quello che hai promesso su “…abbiate fede, saprò farmi perdonare…”. A me un perdono da mille euro basta.
Ok, manterrò il segreto, grazie per la comprensione, e per i complimenti…per i mille euro…ci penso un attimo.
Io, il dolore del parto non l’ho ancora provato, quello lancinante del ciclo e della pulizia dei cessi il sabato sera nei pub SI …-.-‘
* pensavo stessi veramente a Parigi, e già mi stavo auto invitando. Parto i primi di aprile … speriamo bene 😉
Ahah, no niente Parigi,,,però qui c’è sicuramente meno traffico.
ahahahah 😉
Fantastico come al solito, sono morta dal ridere!!!
Eh…io per un pò sono morto…e basta.
Meno male che poi sei risorto! ^^
Si…ma credo di aver bruciato quelle poche cellule del cervello rimaste 🙂
Sarai ancora più spassosi, quindi?
Per prima cosa: hai per caso cambiato il layout del tuo blog? Magari ora faccio una figuraccia ma quella targhetta gialla a sinistra in alto con la data e la tua firma non me la ricordo. E’ terrificante, sembra uno dei post-it che ho messo sul mio pesce surgelato.
Seconda cosa: smettila di magna’ caramelle che poi ti vengono le carie. E lavati i denti frequentemente che se no ti vengono gli ascessi. Ecco, ho fatto la parte della tua mamma, ho sentito il tuo richiamo dato che hai frignato in tutto il post “WAAA WAA IL DENTEEEGNEEEE” 🙂
Terza cosa: mi piace questo tuo animo da romanticone combinato al tuo pazzo cinismo. Anche se mi confonde 🙂
Ok…andiamo per ordine…effettivamente hai ragione….ho cambiato il layout del blog….ma l’ho fatto circa….sette mesi fa…praticamente dopo poco che l’avevo aperto :-)…si, la targhetta è strana…certo che sul pesce surgelato non ce la vedrei proprio.
Ok secondo punto: le caramelle non le mangio praticamente mai, neanche le gomme da masticare e mi lavo i denti tre volte al giorno…e se devo essere sincero…non ho versato una lacrima…però ho dato un paio di cazzotti nel muro (quello si) perchè il dolore mi stava prendendo il sistema nervoso.
Terza cosa: in che senso ti confonde?
Se hai cambiato il layout mesi fa, uffi allora son proprio rinco. L’etichetta gialla proprio non me la ricordavo ☺️
Hai dato cazzotti al muro.. Immagino che davvero il dolore sia stato lancinante allora, ora stai meglio???
Ultima cosa.. Siccome molti dei tuoi post sono scherzosi e chiacchieroni, leggere un tuo articolo dove esprimi una certa qual attenzione alle piccole cose, in modo piu intimo e meno “giugione”, mi ha inizialmente sopreso. Positivamente. Non ti seguo da molto, magari hai gia postato articoli simili.. Continuero a seguirti. Buona settimana Pino.
Si, ogni tanto mi lascio andare a considerazioni meno “cialtronesche”, lo faccio perchè mi piace sperimentare e misurarmi anche con altri generi e soprattutto perchè fanno parte di me (oh, mi hai fatto fare un commento serio…uff…sto invecchiando). 🙂
Scusa.. Faccio troppe domande! Ora taccio!! 😄
Ahahah, no, chiedi pure, solo che alcune cose qui preferisco non svelarle ecco tutto… Scusami non volevo essere scortese. Se vuoi…c’è la pagina fb… 😜
Non sei scortese affatto 😘
Ok…dai…ti aspetto allora di là…potrai farmi il terzo grado…giuro 🙂
Mmm te piascerebbe eh? Il terzo grado da una in psicanalisi.. Non so chi sta messo peggio, se Diana o Pino! 😄
Ahahahah….ci sarà da ridere…son qui che già mi preparo i pop corn 🙂
Ridi ridi che la mamma ha fatto i gnocchi. Buonanotte pazzerello.
Uff…che fai…mi lasci solo a strozzarmi con i pop corn?…. Che amarezza.. 🙂
Sono Cenerentola.. Dopo mezzanotte non posso stare in giro. Uso questa metafora fiabesca per non dire apertamente che sono un po’nonna 😄 Pensavo di trovare un tuo post stamattina, “ho visto l’amarezza ma ero sotto l’effetto dei poccorn”!!!
Si guarda ci avevo pensato, poi ho iniziato a scrive su “anche Cenerentola diventa nonna” 🙂
Ahahhaahha fantastico
La città di notte è quanto di più magico possa esistere. Perchè la città di notte è tua e solo tua, si instaura un rapporto unico nel suo genere. Io ho la fortuna di averla vissuta già molti anni fa, tu l’hai trovata in quella notte, l’importante è non dimenticarla mai più!
Si, diciamo che mi era capitato di passarci, ma di guardarla in modo distratto, questa volta invece l’ho vissuta. Certo rimane il dubbio che l’antidolorifico dell’ospedale fosse scaduto….ma pazienza. 🙂
Adoro le città di notte. Magari non d’inverno, ma se non fa troppo freddo (e non piove), perché no?
Ho capito…diciamo che sei una da…metà maggio ecco. 🙂
Sul mare spesso anche in estate piena la notte fa fresco… un bel fresco.
eh lo so…c’ho preso delle bronchiti che non ti immagini…ma come dire….ne valeva la pena. 🙂
Quando abitavo a Trieste, in una mansarda in centro che d’estate era un forno, capitava che mi svegliassi alle 5, facessi colazione e prendessi il primo autobus verso Miramare; facevo una passeggiata sul lungomare (spesso con una felpa, mentre in casa mia c’erano 30°) di circa un’ora, poi riprendevo l’autobus e me ne andavo a lavorare 🙂
eh…invece a me capitava spesso di stare intorno ad un falò…hai presente come funziona…uno che suona la chitarra e gli altri che…ci danno dentro…ecco…nella prossima vita imparerò a suonare il pianoforte.
O qualcosa di portatile ma molto rumoroso, che so, qualche ottone… così disturbi chi vuole darci dentro!
esatto…avevo pensato anche alla grancassa.
(stiamo delirando, te ne rendi conto, si?) 🙂
Mi capita spesso 😀
Anche i piatti, che hanno il vantaggio di poter essere riposti in una sacca da portare in spalla quasi comodamente.
Mio fratello era il percussionista nella banda del paese…
Bel post …scusa potresti chiedere che cosa ti hanno dato ..sai nel caso vorrei provarlo anche io!
Ahahah credo Tora Dol, ma non ho controllato la scadenza…probabilmente dipende da quello.
Pensa che una volta andai per lo stesso problema e mi diedero un antibiotico.. La farmacista mi dise ” Signora è fuori produzione da un anno!” …bei momenti!
ecco…a me la guardia medica in ambulatorio ha dato il tora dol e sono stato subito da dio, però nella ricetta mi ha segnato un altro farmaco molto più blando…una volta finito l’effetto ho rammentato lui e tutti i suoi parenti fino al settimo grado.
Riguardo al parto ho più o meno la tua stessa esperienza, ma bisogna dire che il mal di denti, se è quello “giusto”, è uno dei dolori meno sopportabili… Spero non sia più tornato (o in alternativa che tu abbia un buon dentista ^^)
Diciamo che adesso è sopportabile, per il dentista…lo vedo oggi, temo che non sarà una cosa piacevole….se per un pò di tempo non mi vedi in giro prova a telefonare al carcere di Sollicciano 🙂
Ok, me lo ricorderò, 😉
Dal mal di denti a giro turistica in notturna…Però!
Già…potenza dell’analgesico scaduto. 🙂
Rigorosi test scientifici dimostrano che gli uomini sono delle pippe riguardo alla sopportazione del dolore rispetto alle donne. Dicono proprio così: delle pippe. 😉
Ahahah…cattiva….stavo male davvero… Ero un uomo distrutto dal dolore 🙂
Oh si certo..dicono tutti così… 😉 scherzo, giovane
guarda guarda che ti combina un mal di denti! se questo è il risultato, chissà che meraviglie scriveresti dopo una colica … 😉 bravo come sempre! … comunque è vero … le migliori opere si partoriscono in preda a tormenti … non solo interiori ma anche fisici … “pare”!!!
ho intuito la tua zona … ma non ci sveli la tua città? o sono stata distratta e mi sono persa il particolare??? vado a rileggere vah!
Grazie per i complimenti, sei troppo buona con me, dai, la zona è la provincia di Livorno, per ora sorvolo sulla città, oh, un minimo di mistero lasciamolo 🙂
P.s Ricordati di aprire un blog. 🙂
Ci sono le ore giuste per vedere cose che ad altre ore non puoi vedere. Le novità più piacevoli e le scoperte dei luoghi le incontro quando mi stacco dalle abitudini ed è strano, ma funziona meglio quando c’è silenzio attorno, quindi quando sono sola. Le ore dell’alba, o quelle notturne sono le migliori in tal senso. A te è capitato per cause di forza maggiore, cause dolorose e mi spiace, ma da quel che leggo un po’ ne è valsa la pena.
Si, direi che è stata una bella esperienza, se mi prende una colica renale alle tre di notte vinco il nobel per la letteratura.
Grazie per essere passata di qua.
…spero che nel frattempo tu trova altri modi per trovar l’ispirazione….
Si..guarda mi accontenterei anche di vincere il premio “miglior blogger del condominio”.
…se può valere qualcosa, tu per me sei già uno dei miglior bloggher della Rete.
Grazie, davvero….anche se fosse la rete per i tonni…grazie lo stesso.
…ma non è la rete per i tonni! E io non sviolino, mai, davvero. Lo penso.
Si, lo so, e lo apprezzo davvero tanto.
e meno male che non era niente di che! il mal di denti mi han detto sia uno dei dolori più insopportabili, povero Pinocchio! che però non solo non ha fatto i capricci per prendere la medicina, ma l’ha proprio chiesta! alla vicenda precedente col medico dell’aloe non ci posso proprio pensare…rido ancora adesso! il resto è poesia, perché scoprire la propria città nel cuore della notte quando quasi tutto dorme ne rivela l’altro volto, forse quello più romantico e naturale
Si, diciamo che…sono stato meglio…, però dai, se non altro mi son fatto una passeggiata in centro senza prendere spintoni dai passanti…mica poco .
sì che in certi casi sembra d’esser diventati invisibili
dunque o io sono impertinente o tutti qua sanno di che città parli!
sorrido.
perchè io ho finito di leggere con una curiosità indicibile di immaginarmi quale città fosse.
In realtà non lo sa (quasi) nessuno, è una cittadina in provincia di Livorno… E dato che la pro-loco si rifiuta di “sponsorizzarmi” evito di dire il nome. 😜
ùh, madonnina.
sarai toscano dunque?
Sembrerebbe di sì
Si ecco, se eviti di farmi dire “la coca cola con la cannuccia corta corta”…te ne sarei grato. 😜
Oh via pinocchio n’sarò mica così grulla!
Ahahah daiiiii sei del granducato anche te????
mh.
ho il cognome che mi dissero tempo fa che è di origine toscana.
ho cugini pisani.
e l ho frequentata un po per varie ed eventuali ragioni.
tempo fa una signora mi chiese se fossi toscana.
a milano mi scambiano per romana.
i romani mi correggono le vocali aperte.
qualche volta si sente che ho studiato a bologna.
Però ho il cognome che pare sia di origine toscana.
Pare.
O sei proprio malconcio oppure non sei un bravo figlio!!!
Si un po’ malinconico lo sono, ma mi sfugge il motivo per il quale non dovrei essere un bravo figlio…(il che non significa che tu abbia torto 🙂 )
Scusa. Non voleva certo essere un giudizio, anche perché non ti conosco. La mia era solo una battuta che faceva riferimento alla prima riga del tuo post.
Tranquilla, non c’è problema, non ho pensato neanche per un attimo che fosse un giudizio. Un abbraccio.
le strade di notte, mi sembrano più grandi…ma solo un poco più tristi, ma perché non c’è in giro nessuno…questo bel leggere mi ha ricordato una bel pezzo del genio Gaber che ho abbinato volentieri al testo, e al mal di denti, ironico e svagato come tutto il resto
ora è passato France?
🙂
Si, diciamo che ultimamente Gaber è abbastanza presente nelle mie riflessioni. Il mal di denti, dopo una scorpacciata di antibiotici e antidolorifici sembra essere passato.