Le libellule e il lampione.

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C’è un posto, appena fuori città dove le persone vanno a pettinarsi la vita.

È un parcheggio, di quelli con un solo lampione che a malapena ti permette di vedere oltre il vetro dell’auto, è il posto di coloro che riescono ancora ad assaporare emozioni. Di quelli che hanno ancora bisogno di frugarsi nell’anima.

Ogni città ne ha uno, è il posto adatto per liberare emozioni, che volano come libellule e si incontrano fra loro riconoscendosi fra mille.
Ci sono auto con gli amanti che si baciano, auto con dentro due amici da una vita che ascoltano i Jetrho thull con una birra sul cruscotto, auto gonfie di musica e di sere accellerate che si fermano a riprendere fiato, altre con qualcuno dentro che viene qui “a dar la nanna un pò ad un altro brutto giorno” (come dice il buon Luciano).

È il posto dei sogni interrotti, delle sigarette fumate guardando il carro dell’orsa maggiore, delle teste cariche di pianto appoggiate sul volante, degli “stavolta è davvero finita” e degli “è talmente bello che fa quasi male”, è il bicchiere di vino in una sera di luglio, il tempo passato a prendere a schiaffi i tormenti.
È la terra consacrata degli amori impossibili, delle mareggiate emotive, degli spruzzi di allegria, dei baci rubati i respiri condivisi e le parole non dette. Che in quel posto lì le parole non servono veramente a un cazzo.

È il luogo delle cose fuori posto, quelle che fuori da lì devi nascondere per essere “normale”, è il muro degli “Anna ama Luca” ma anche dei “Marco ama Andrea”, che lì i pregiudizi se ne vanno a fanculo, che tanto quel lampione non fa abbastanza luce per svelare le confessioni degli sguardi.

È il giardino dei sognatori, delle porte sbattute in faccia, dei pugni presi e mai ridati, del padre e della figlia che si tengono per mano, del ladro e del santo che giocano a carte, delle speranze di monetine lanciate nelle fontane.

È la nostra scatola nera, quella che si trova due dita oltre la parete del cuore, che non la vediamo, ma sappiamo che c’è.

È fuori città, ha un solo lampione, non potete sbagliare, se chiederete ai passanti e vi prenderanno per pazzi significa che siete sulla strada giusta.

Amore è tutto ciò che aumenta, allarga, arricchisce la nostra vita,
verso tutte le altezze e tutte le profondità.
L’amore non è un problema, come non lo è un veicolo;
problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada.

Franz Kafka

Per entrare nel mio parcheggio, da sempre, chiudo gli occhi e metto questa

44 pensieri su “Le libellule e il lampione.

  1. ““Amore è tutto ciò che aumenta, allarga, arricchisce la nostra vita,
    verso tutte le altezze e tutte le profondità.
    L’amore non è un problema, come non lo è un veicolo;
    problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada.”

    splendida citazione. E bel brano che ti senti a occhi chiusi. Bravo Pinocchio.

  2. hola France, ogni tanto ci si becca mentre sono in giro, mi spiace di non poter essere molto presente, priorità e impegni vari dell’esistere, mi sto preparando per il mio -grande viaggio estivo- inoltre, ed è un ulteriore dispendio di energie, ma non volevo mancare un poco per volta di passare a ringraziare gli amici che scrivono di emozioni, ed anche a salutare ( potrei anche non tornare he, he visto le avventure che mi prefiggo…ma dai che scherzo!)
    tantissime cose belle a te e a tutti coloro che ti sono nel cuore
    Ven

  3. Mio caro amico con questo pezzo mi hai conquistato e monopolizzato i pensieri, in un tempo ben superiore a quello dell’effettiva lettura. Io te l’ho sempre detto che se nei pezzi ironici e spiritosi sei bravo, in questo genere “muovi i sogni”.
    Un abbracciotto
    tua dimenticata amica 😉

  4. “È il posto … delle teste cariche di pianto appoggiate sul volante” … eh … e giù con le mareggiate emotive … sì …ecco, per me così. E poi c’è sempre stata tanta speranza …

  5. Ciao “Pinocchio”, hai scritto un post splendido. Hai perfettamente raffigurato quello spazio nel quale spesso tutti noi ci rintaniamo, ed il bello è che ci allontaniamo per essere più liberi! Quell’unico lampione peró spesso è luminoso come il sole!
    Bravo, veramente bravo mi hai emozionato

      • Caro R. la verità è che le cose belle arrivano subito al cuore, anche se parliamo “solo” di un lampione. E in questo blog spesso la bellezza si fa strada ed arriva fino alle nostre mail. Ed allora, in un tempo sbandato (come direbbe Fossati) come quello che stiamo vivendo è bello potersi ritrovare in “questo piazzale” alla luce di un lampione, e magari tutti e tre seduti sul cofano dell’auto a spulciare tra il cielo scuro e parlare di infinito..e aspirare un po’ di quel fumo dalla sigaretta del vicino! Che noi abbiamo smesso ere geologiche fa, ma che ancora un tiro tra amici…

  6. Amico, è una delle cose più belle e vere lette negli ultimi mesi. Mi hai fatto venire voglia di ricominciare a fumare, o di ricominciare a piangere, e, in fondo, non c’è molta differenza, sono due vizi e due cose “belle” alle stesso tempo, e tutte e due, se esageri, possono ucciderti. Devo dire, come tu hai detto a me, che leggerti poco non è una cosa buona. Ma prima o poi torniamo, qui e altrove, sotto quel lampione, e questo è quello che conta…

    • Non lo so, fumo poco e piango poco e sì, sono due cose che vanno di pari passo e in questo momento non voglio smettere di fare ne l’una ne l’altra.
      Ti ringrazio per essere passato da qui e aver regalato il tuo pensiero….ma non ti azzardare a sedurre le mie followers che ti stacco le braccine….
      Grazie davvero amico mio.

  7. Io mi sono commossa leggendo queste parole… Un vortice di emozioni e pensieri si è scatenato nella mia testa. Forse ho bisogno anche io di tornare nel mio parcheggio e sperare che quel lampione illumini il mio cammino e mi aiuti a ritrovare la speranza e la voglia di tornare a credere nei miei sogni! Un abbraccio Pinocchio :-*

  8. Questo post regala immagini meravigliose. Mi ha emozionato molto… Per dirlo con parole tue, mi ha liberato un’emozione dal cuore, che è volata via con leggerezza e delicatezza come una libellula.
    Vorrei essere meno concentrata su me stessa, e saper rivolgere le mie attenzioni all’esterno come te.

    • Mi permetto di contraddirti, ti assicuro le tue attenzioni arrivano all’esterno, forse non te ne rendi conto, ma le emozioni che provi escono allo scoperto e questo è il regalo più bello che tu possa fare a noi che ti guardiamo.

  9. Grande Pinocchio. Ultimamente ti commento poco, ma ti leggo sempre. Hai ragione, le macchine colme di musica, di sospiri e risate, di ricordi infranti. Ma anche del lavoro a maglia per incrociare tutti i pensieri e renderli reali.
    Un post speciale amico mio. Un post speciale.

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