Avresti dovuto vederle le ragazze degli anni novanta,
che fumavano sotto le stelle con Dolores O’ Riordan che canta,
di frasi d’amore riempivano il diario,
Come una Alice qualunque che si innamora di Mario
E scriveva i “per sempre” sulla Smemoranda
Avresti dovuto vederle le ragazze degli anni novanta.
Poco più di vent’anni e il duemila alle porte,
ma il futuro è un bugiardo con le gambe un po’ corte,
poco più di vent’anni e qualche pena d’amore,
ma certe notti era bello aver mal di cuore,
con i sospiri intrecciati in fondo a una Panda,
Avresti dovuto vederle le ragazze degli anni novanta.
In quel posto segreto, quello del primo bacio,
rimanevi in attesa come un gatto randagio,
arrivava improvvisa bella come un temporale
e ti sentivi un po’ dio quando guarda il suo mare.
era la risposta perfetta a ogni domanda.
Avresti dovuto vederle le ragazze degli anni novanta.
Ne è passato di tempo e son cambiate le facce,
di Alice e di Mario si son perse le tracce.
Lei si è fatta ingannare da un amore bugiardo,
lui si trascina la vita e ha spento lo sguardo,
ma ogni tanto alla radio c’è Dolores che canta.
Non si sono mai arrese le ragazze degli anni novanta.
Alcune hanno un uomo a cui far promesse
altre hanno figli e diverse scommesse
spesso i sogni e la vita fan fatica a coincidere
ma loro fanno spallucce si ostinano a ridere
Hanno un lampo negli occhi che nessuno comanda.
Le riconosci tra mille, le ragazze degli anni novanta.
Adesso son donne con il basco e lo scudo,
soldatesse in tailluer con lo sguardo sicuro,
ma si accendono ancora quando si apre il sipario
e ripensano al posto, quello del primo bacio.
il cuore ha un sussulto e il respiro si incanta.
Sanno amare davvero, le ragazze degli anni novanta.
Oh che bella!!! Nuovo “vestito” poetico?? Facce ride’ ancora eh che qua di motivi per piangere ne abbiam fin troppi!! (ragazza degli anni novanta)
Ahahah, no tranquilla, nessun risvolto poetico, solo una cosa sporadica. Per quanto riguarda il “facce ride”, stai in campana che a breve ci potrebbe essere una sorpresa…come dire…editoriale 😜
Dai?!?!? Addirittura??! A quando su questi schermi???
Ancora la data certa non c’è, per il momento è stato deciso solo il titolo, ma ti tengo aggiornata, promesso. (Si ma non farti aspettative troppo alte che poi ci rimani male. 😜)
Nn è vero che le aspettative nn saranno rispettate! Dai! Ho sempre riso di gusto!
Semmai mi offendo se infrangi la promessa e nn mi tieni aggiornata, ora che hai promesso di farlo.
Ma figurati se non lo faccio, anzi, poi magari dammi una mano a spargere la voce. Una cosa tipo “il libro di France è ottimo da mettere sotto la gamba del tavolo quando dondola”, roba così.
Quindi nn è sufficientemente voluminoso tipo dizionario Garzanti/arma impropria???
Ma figuriamoci, in compenso però ci sono le figure (giuro che è vero), se facesse cag…ehm, se fosse noioso almeno c’è un diversivo.
Sei troppo forte 😂
News???
Nessuna, tranquilla sarai fra le prime persone a saperlo. Non so se siamo in contatto anche su qualche social, comunque in alternativa te lo dico qui. Promesso.
Ho un account fb anonimo… Che uso molto poco in effetti…
Se ti può consolare io ho un account fb pubblico che uso molto poco e di solito lo faccio a sproposito.
Ahahha
Ho provato a chiedere info, mi dicono intorno a metà Giugno. Spero di questo decennio
Secondo te in questo mondo multimediale in cui farsi pubblicità e raggiungere un gran numero di persone è fattibile senza troppi sforzi, chi viene apprezzato, seguito da molti, ecc ecc, quanto lo deve al fatto di esser davvero bravo in qualcosa e quanto alla fortuna del “momento giusto” che gli consente di aver tanti follower? È un discorso generale…
Posso dirti che conosco personalmente un paio di persone molto seguite sui social che hanno scritto libri, una/o ha avuto un successo momentaneo, l’altra è una vera scrittrice e ha ancora un grande e meritatissimo successo. Penso che i social ti possano dare il tuo momento di gloria ma il talento non lo freghi. Se non ce l’hai. si vede. O almeno, mi piace pensare che sia così.
Credi che un talento venga riconosciuto a prescindere o abbia cmq bisogno di farsi pubblicità xe la gente si accorga di lui?
Penso che la pubblicità sia indispensabile per farsi conoscere. In questo momento i social sono il metodo più veloce. Personalmente non ci vedo niente di sbagliato, però il livello culturale si è decisamente abbassato, ma questo è un discorso più complesso. Però si, farsi pubblicità è indispensabile, su tutti i fronti, dal cinema, alla letteratura, alla politica ecc.
Potrebbe pertanto capitare che chi nn sia in grado di farsi conoscere, resti nell ombra seppur abbia un minimo di capacità in qualcosa?
Può capitare, però attualmente è veramente semplice farsi conoscere almeno sui social. Non so se ti riferisci a un settore in particolare, in generale però dovrebbe essere così. Poi oh, io non sono un esperto, mi baso su quello che vedo.
Settore mah fotografia x esempio. Però è probabile che sia cm dici tu.. Se uno nn sa farsi conoscere più che incapace di farsi conoscere, prpbabilm nn vale poi così tanto..
No, aspetta, non intendevo quello, volevo semplicemente dire che se qualcuno ha qualche capacità e vuole farsi conoscere non è difficile farlo attraverso i social.
Sì avevo inteso.. Intendevo dire che se uno nn riesce a farsi conoscere, il non riuscire è piuttosto una scusa visto che è semplice. È più probabile che chi incrocia il suo cammino nn ritenga che abbia delle capacità..
Comunque…io non sono famoso sui social, però se hai bisogno di un po’ di pubblicità conta su di me 😜
Ahhaa mi piace come idea! Nn sei famoso tipo quelli del grande fratello, ma hai un seguito ragguardevole!
Naaaa, sono tutte persone che ho messo a libro paga e altamente ricattabili 😂
E’ una buona tecnica!
Perché scrivi Pinocchio? Quando hai cominciato? Scriveresti anche solo per il piacere o l’istinto della scrittura? Il livello dei testi doveva per forza abbassarsi sui social perché qui il contatto tra scrivente e lettore avviene in tempo reale; non credo ciò faccia bene alla scrittura. Inevitabilmente si tende ad adeguare il testo e i contenuti al target dei lettori e questa non è una buona cosa. Tu cosa ne pensi?
Ok, provo a risponderti. Ho iniziato a scrivere credo in prima elementare, la maestra mi detestava perché faceva fatica a capire i miei temi. Ho scritto per il piacere di farlo per circa 40 anni, poi ho aperto il blog, continuo a farlo solo per piacere però sarei un ipocrita se dicessi che gli apprezzamenti di chi legge non mi interessano. Per quanto riguarda l’argomento social penso che ci siano degli ottimi scrittori che senza Facebook, Twitter eccetera avrebbero fatto molta più fatica a emergere. Ma sono delle rarità, la maggior parte di chi scrive, secondo me. sopravvaluta le proprie qualità. I social danno visibilità a tutti, il livello si è abbassato ma non credo che la colpa sia dei social, forse, semplicemente siamo diventati più pigri e ci accontentiamo di leggere post mediocri piuttosto che fare lo sforzo di cercare contenuti più profondi. In altre parole. Apri Facebook e leggi ciò che capita, per leggere qualcosa di serio dovresti uscire, andare in libreria, scegliere un libro e passare il tempo a leggerlo. Una faticaccia.
Questo è solo il mio pensiero, non ho la presunzione di avere ragione.
La maestra non capiva i tuoi temi perchè aveva in testa un ordine e un concetto di scrittura preordinato e classico, tu invece scrivi come pensi. Se hai la storia dentro la fai scire così come ti è nata, poche mediazioni….credo che parli allo stesso modo, in Toscana molti sono come te.
Concordo sui social e su molti blogger, ci sopravalutiamo, abbiamo le nostre piccole corti di tutti d’accordo, ci scambiamo piacevolezze ( a me più spesso insulti) ma in realtà cresciamo poco e a queste condizioni mi sembra scontato. Io ho avuto un cammino diverso, sono partito dalla lettura fin da piccolo e poi sono approdato presto alla scrittura ma avevo la grande fortuna di un ambiente elevato e una grande biblioteca in casa. Scrivere è un istinto, perfezionabile ma un istinto; ribadisco che questo istinto cresce solo sul cartaceo ma lì si pare una parentesi complessa. Sono gli editori che comandano, se sei dentro la tendenza del momento ti pubblicano altrimenti puoi continuare per secoli su un social. In bocca al lupo per il tuo cartaceo, vedo che hai trascurato il blog e penso sia stato a causa del libro che stai producendo.
In realtà ho trascurato il blog per impegni di lavoro e soprattutto perché non mi va di scrivere tanto per timbrare il cartellino. Mi piace pensare che sia una forma di rispetto per chi legge.