C’è una bambina seduta sulla spiaggia che guarda verso il mare, in mezzo all’acqua c’è una donna vestita come un vento di Marrakesh, sembra un quadro in movimento,. qualcosa da ammirare senza farsi domande.
E’ così che funziona, le capita sempre più spesso, si alza all’improvviso dal divano, indossa qualche tipo di abito improbabile ed esce, con un’unica irremovibile destinazione. Il mare. E’ così che deve essere, in quelle mattine appena affacciate. Quella donna dall’età indefinita esce di casa per andare a fare l’amore.
Arriva alla spiaggia e sorride. Va verso quel deserto di acqua con uno sguardo di sfida, un passo sicuro e sinuoso, di chi è avvolto da pensieri scandalosi e non fa niente per tenerli nascosti. Si ferma ad un respiro dalla riva, da quel confine preciso in cui l’onda esprime il suo vigore assoluto e poi va a morire.
Alla fine si guardano, quella donna e il mare. E lo fanno forte, quasi a farsi male. E si immerge dentro, quella donna, in una distesa smisurata di acqua e tempeste, in quell’amante fragile e deciso, come un arcobaleno costante. E fanno l’amore. L’amore insicuro, delle sei del mattino, dell’acqua immobile, che quasi hai paura a metterci dentro le mani, che ci passi sopra le dita. L’amore, quello vero, quello senza ritorno, con le mani fra i capelli a guidare la testa verso una forma di paradiso. Quello che lascia i segni sulla pelle, che il giorno dopo li guardi nello specchio e ti mordi le labbra. L’amore forte, che ti graffia la schiena e l’esistenza, che ti allarga gli sguardi e i sospiri. L’amore sconosciuto del mare impetuoso, che non ti dà tregua, che ti strappa i vestiti e le voglie. Il mare indecente che fa sentire i denti sul collo e lecca le pieghe dell’anima. L’amore disperato del mare, che ti devasta i fianchi con spinte rabbiose, tenendoti in bilico fra la voglia di urlare e la fame di ossigeno. L’amore clandestino, con le spalle contro il muro e le gambe intorno alla vita. A tutta la sua vita. E lo senti arrivare quell’uragano implacabile di spasmi e lamenti e un po’ ti spaventi, ma punti i piedi, apri le braccia e lasci crollare i muscoli in quel confine preciso in cui l’onda esprime il suo vigore assoluto e poi va a morire.
In giornate come queste quella donna esce di casa, con addosso un vestito improbabile e va a fare l’amore forte. Quello che ti stravolge i sensi. L’amore di chi non sa più come fare.
Io sono Eleonora e quella donna è mia madre, o almeno lo è stata fino al giorno in cui non ha più fatto ritorno. Si è arresa a quel mare, disciolta in tutto quel mondo insidioso fatto di onde e correnti. Solo onde e correnti. A perdita d’occhio. E’ stata inghiottita da quel richiamo ammaliante.
Pioveva quella mattina, di una pioggia strana, verticale e pesante, non era un temporale arrogante, ma caduta precisa di acqua, come un velo a tinta unita, come una preoccupazione costante. Una di quelle sensazioni che hanno l’aria di non finire più. Il mare sembrava un dipinto neorealista, con la sua pelle crivellata da pallottole infinite. Era uno sguardo capace di scatenare pensieri inattesi. La strana visione di acqua nell’acqua.
Lei disse soltanto “questo cancro che mi mangia l’anima non mi avrà mai. Vivi senza fretta bambina mia e quando non sai più come fare vieni qui e guarda il mare. Mi troverai là”.
E lo faccio, ogni volta che mi scappa l’anima, lo faccio. Mi siedo su questa spiaggia e guardo quel confine preciso, in cui l’onda esprime il suo vigore assoluto e poi va a morire. E lo sento quel mare addosso, quel suo modo di abbracciarmi la vita. Quel suo modo di fare l’amore. L’amore forte.
Certe volte lasci proprio senza parole.
Tipo quando me ne esco con una scemata che non ci combina niente e la gente mi guarda strano e scuote la testa?
(grazie infinite).
Tipo quando colpisci dritto al cuore e non lasci neanche più fiato da respirare.
Adesso sono io ad essere senza parole. Grazie.
…perché quando si ama davvero, non importa cosa ,non importa come, ma quando si ama davvero, non si può che fare l’ amore così : l’amore forte. E pazienza se poi questo amore ti ruba l’anima e la vita. L’amore forte è destino e come tale non ci si può sottrarre.
Che dire Francesco…a volte mi chiedo cosa abbia dentro di sé chi riesce a scrivere così. Di quanti diversi destini sia custode, per riuscire ad esprimerli sempre così.
Forse ha semplicemente dei casini nella testa.
Seriamente, ti ringrazio, ammetto che ho “accusato” parecchio il tuo commento. Non mi capita spesso. Perciò…grazie.
È l’amore che strappa le viscere, che consuma da dentro e non fa sentire nè fame nè sete, solo l’urgenza di viverne ogni singolo istante a costo di bruciarsi le ali come Icaro e cadere giù, nel mare che inghiotte e non restituisce.
Mi hai lasciato senza fiato, sospesa in apnea, come un palombaro immerso in un mare di sensazioni troppo forti per essere finzione.
Quel tipo di amore per cui “ne vale la pena”. Sempre.
Grazie per le tue meravigliose parole.
Leggerti di nuovo è davvero un piacere . Un post che affascina e che commuove, che turba, dove si riesce perfino a sentirlo il mare. Complimenti davvero. Un abbraccio. Isabella
Grazie Isabella, so di essere un po’ “latitante”, ma spero di farmi perdonare. Prima o poi. Un abbraccio a te.
Ti ho già perdonato. Perché ho potuto rileggerti. Un sorriso. Isabella
Ti stimo “fratella” 😂
Coinvolgente e struggente l’immagine di questa donna che fa l’amore col mare, per l’ultima volta.
Sì, l’idea era quella. Rendere umano qualcosa di diverso. Che a pensarci, forse umano lo è già.
Grazie mille per il commento.
Molto alla Baricco trovo..
Non so ma sarebbero state bene fra i personaggi di Oceano Mare questa tua Eleonora e la madre.
Bhe, quello è un capolavoro, il paragone lo apprezzo, ma lì si parla di mostri sacri. Io invece sono solo un tizio che si diverte a mettere insieme le parole.
Comunque grazie.
Mamma mia come scrivi bene. Sempre, per quello che ho visto. E per ‘bene’ intendo che quello che scrivi scioglie grumi e ne crea altri.
Grumi dell’anima, volevo dire 🙂
Ti ringrazio, ‘sta cosa dei grumi mi piace.
Un abbraccio.
Ricambio 🙂
Superbo, per davvero.
Ehi, grazie. Non so chi tu sia, ma grazie davvero.
Mi sono commossa. Hai sciolto un nodo in gola e uno sull’anima.
I nodi sono fatti per questo, per essere sciolti, no? Alcuni più di altri. Grazie per avermi letto. Un abbraccio, forte.
Meravoglioso.
Meraviglioso e basta.
Meravigliosa tu che sei tornata a passare di qua. Grazie davvero.
Ma io non ho mai smesso di passare 🙂 sono solo silenziosa
Lo so, io faccio la stessa cosa con te. Ti leggo in incognito. E ciò che leggo mi piace davvero.
Grazie mille ☺️
Questo tuo post mi fa venire voglia di andare a leggere qualcos’altro di tuo. Bravo.
Eh, io sono venuto a dare una sbirciatina dalle tue parti e credimi, non sono il tipo che inizia a seguire un blog per “riconoscenza”. Complimenti a te.
Pinocchio, benvenuto. Sono contenta di averti tra i miei quattro sbircianti. Davero. ☺
Son tanto contenta che mi perdo le “v”
E immagino sia buon segno 😜
Da emozioni così, non si torna mai indietro
Leggerti è sempre un’emozione unica
Grazie davvero, sono felice che ti sia piaciuto. Un abbraccio.
Mi hai fatto toccare l’onda prima che andasse a morire, e dire che non amo il mare!
ml
Ahhh, se non ami il mare non possiamo essere amici. No, scherzo, sei perdonato 😜. Grazie infinite per avermi regalato un po’ del tuo tempo.
oddeo…. mi ci sono ritrovata dentro… punto. non mi va di rovinare come il mio solito con troppe parole… il mare che richiamo… l’amore che ti scaturisce da dentro e ti invade tutte le viscere… mi son venuti i brividi davvero a leggerti…
Tu non rovini mai niente, anzi di solito i tuoi commenti rendono i miei racconti migliori di ciò che sono in realtà. Perciò…grazie!
Ma vaaaaaa! 😁😁😁
Che bello leggertiiiiii! Percio… Grazie a te!